Precettati i bagnini in sciopero a Rimini: “Costretti a stare in torretta”

Rimini, 8 agosto 2025 – Ssabato 9 agosto i marinai di salvataggio sciopereranno sul litorale della provincia di Rimini. Ma nei fatti saranno costretti a starsene in torretta, come durante un normale giorno di lavoro. “Una precettazione senza precedenti”, così la definisce la Filcams Cgil che ha sposato la causa dei salvataggi.
La motivazione alla base dello sciopero riguarda la sicurezza nella pausa pranzo. Per salvataggi e sindacato sarebbe carente perché, stando all’ordinanza vigente, il servizio va garantito con un’alternanza del personale, lasciando di volta in volta al collega uno specchio di mare da ‘coprire’ largo 300 metri, quando le torrette si trovano ogni 150 metri. Difficile e rischioso, per la Filcams, coprire un’area di mare simile.
Il paradosso, rileva l’associazione dei salvataggi, è che il servizio minimo richiesto durante lo sciopero è doppio rispetto a quello che l’ordinanza li obbliga a fare in pausa pranzo. “Gli effetti della precettazione (che stando alle comunicazioni pervenute riguarderà circa 200 marinai di salvataggio) non derogano paradossalmente i 300 metri da vigilare nelle ore centrali della giornata – spiegano dalla Filcams Cgil -. Nonostante la Commissione sciopero imponga 150 metri di specchio d’acqua da sorvegliare per garantire il servizio pubblico essenziale, sabato in pausa pranzo saranno comunque 300, perciò non sarà salvaguardato il limite minimo imposto dalla norma. Una vera e propria contraddizione determinata dall’aver imposto (La Capitaneria) un sistema senza adeguato confronto con lavoratori e imprese. A riprova che questo sistema di vigilanza sia da superare già a partire dal 2026”.
Le soluzioni per il sindacato possono essere le seguenti: “Si potrebbe reintrodurre l’interruzione del servizio in pausa pranzo o (come da noi auspicato) stabilendo la sorveglianza almeno dalle 9.30 alle 18.30 senza interruzione e in maniera piena. Ma, in questo caso, servono volontà politica e investimenti da parte delle imprese balneari, che devono decidersi a sedersi ad un tavolo per riscrivere insieme un moderno Contratto integrativo provinciale, che risponda alle esigenze di oggi e del turismo riminese”.
La Filcams solleva più di un dubbio sulle modalità della precettazione. “La legge 146/1990 che regolamenta gli scioperi nei servizi pubblici essenziali avrebbe imposto la precettazione con dei tempi molto stringenti, entro martedì 5 agosto. Così non è stato: la precettazione è stata notificata senza il rispetto dei termini previsti dalla norma, ossia solo mercoledì 6 agosto e le imprese hanno inviato le comunicazioni di legge il giorno successivo. Per queste ragioni Filcams Cgil impugnerà i provvedimenti di precettazione adottati dalla Prefettura e dalle imprese, riservandosi altresì di tutelare legalmente le prerogative sindacali e dei lavoratori lese”.
Riassumendo, quello di domani, anche se sarà uno sciopero atipico visto che non recherà disagi all’utenza, resta sulla carta uno sciopero come certificato dalla Commissione garanzia sciopero del ministero. A renderlo visibile ci penserà il corteo che si svolgerà a partire dalle 12,30 con partenza da Rimini, bagno 36-37 all’altezza del locale Bounty, per procedere verso piazzale Boscovich. “La Filcams invita cittadini, turisti e associazioni a unirsi ai marinai di salvataggio”.
İl Resto Del Carlino